BIOGRAFIA:
Gerhard Hotter, nato a Norimberga nel 1954, vive e lavora a Norimberga e Parigi. Dal 1976 al 1981 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Norimberga con il prof. Guenter Dollhopf. Nel 1971 riceve il premio Accademia. Inizia ad esporre le prime opere nel 1991. Sa allora è un susseguirsi di mostre, oltre che in Germania, in Francia, Polonia, Belgio e Giappone. Opere dell’artista sono presenti in importanti musei e collezioni private.
Hotter ricerca nel suo lavoro, come ci spiega lui stesso, il potenziale poetico e pittorico di strutture matematiche. Principalmente si serve della cosiddetta sequenza di numeri di Langford. Il confronto con la logica dei numeri lo porta ad elaborare opere con una superficie ritmicamente strutturata. La costruzione dell’immagine è comprensibile e spiegabile, ma il fruitore non è obbligato a decodificare l’opera. La matematica impone regole alla creazione artistica e Hotter si focalizza sulla disposizione geometrica basata sulle sequenze di Langford, applicandola in modo individuale e personale. Ne risulta una grande varietà di costruzioni di forme e colori.
La sequenza del fisico scozzese Dudley Langford (nato nel 1905) si può illustrare con il seguente esempio: il modello 3-1-2-1-3-2, tra le cifre 1 sta una cifra, tra le cifre 2 stanno due cifre, tra le cifre 3 stanno tre cifre. Questa sequenza l’artista la trasforma in immagini.
Pyramids: in questa serie di opere Hotter utilizza il modello della sequenza di otto. Ogni quadro si compone di una griglia di 8 righe con 16 riquadri rettangolari che determinano una forma quadrata dell’opera, se i riquadri invece sono quadrati l’opera risulterà rettangolare. Le colonne vengono riempite a caso dall’artista con colore (p.es. il blu), con delle diagonali viene poi suddiviso quasi ogni riquadro in quattro triangoli in quattro colori. I riquadri rimanenti vengono a loro volta suddivisi in triangoli colorati, ma girati di 180 gradi così che i triangoli dello stesso colore formano dei rombi.
Effetti illusionistici, plasticità, ritmo e gioco di colori aprono lo sguardo sulla bellezza della matematica.