SELECTION
Astrattismo geometrico: una selezione
Durante tutta l'estate la Boesso Art Gallery riunisce in una mostra alcuni artisti dell'arte astratta geometrica operanti in Francia a partire dagli anni Trenta. Guido Bozzolini, Michelle Cahn, Jean Dewasne, Jean Deyrolle, Edgard Pillet e Victor Vasarely sono artisti che si erano incontrati a Parigi intorno alla leggendaria gallerista Denise René, promotrice dell'arte astratta e scomparsa all'inizio di luglio di quest'anno.
Jean Dewasne (1921-1999) pittore francese, la cui opera è caratterizzata da forme molto varie e colori vivi. Le sue prime opere astratte risalgono al 1943. Nel 1950 fonda L' "Académie d'Art Abstrait" con Pillet. Nel 1968 rappresenta la Francia alla Biennale di Venezia, seguono importanti esposizioni in vari musei americani. Partecipa alle due grandi collettive sull'arte astratta del 1981 e 1988 al Centre Pompidou a Parigi. Tra 1985 e 1989 realizza due grandi pitture murali da 100mx70m all'Arche de la Defense a Parigi.
Silvano Bozzolini (1911-1998) dipinge il suo primo quadro astratto nel 1946, si trasferisce a Parigi dove fa amicizia con Dewasne, Deyrolle e Vasarely. Parallelamente alle mostre lavora per numerose commesse pubbliche. Nel 1964 realizza le 24 vetrate per la Chiesa Saint Maximine di Boust. L'artista toscano si riconosce nell'astrazione a tendenza geometrica con composizioni dinamiche, ma predilige nei suoi lavori l'impiego della curva più che delle linee rette e degli angoli.
Marcelle Delphine Cahn (1895-1981) pittrice francese, è una dei membri della libera associazione degli artisti Abstraction Creation nel 1931 a Parigi che promuove l'arte astratta. Elabora un astrattismo geometrico tra lirismo e linearità, prediligendo tinte scure.
Jean Deyrolle (1911-1967), artista francese, si dedica all'arte astratta dal 1941, insieme a Vasarely e Bozzolini espone nel Dopoguerra a Parigi. E' considerato il rinnovatore dell'arte astratta francese degli anni Quaranta. Il suo periodo più celebre è intorno al 1960, quando usa la luminosità dei pigmenti del colore per sottolineare la pura forma geometrica e il contrasto tra chiaro e scuro o positivo e negativo.
Edgard Pillet (1912-1996), non è soltanto pittore, ma anche scultore, architetto, scrittore, le sue opere sono rappresentate nei maggiori musei d'Arte contemporanea. Nel 2001 il Museo di Grenoble gli dedica una ampia retrospettiva. Nel suo ciclo del 1954 "Ideogrammes" l'artista fa una sorta di bilancio del suo periodo astratto, sono lavori in bianco e nero nei quali i ritagli di carta combinati con il disegno rappresentano una sintesi del suo vocabolario geometrico. Dopo il 1960 Pillet crea il "creuset" francese, una simbiosi tra pittura e scultura.
Victor Vasarely (1908-1997), padre dell'op art, caratterizza la sua opera degli Anni Quaranta e Cinquanta con variazioni sull'astrazione geometrica, per giungere poi al suo linguaggio personale ed inconfondibile che lo annovera nella storia dell'arte come il maestro assoluto dell'op art.